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15 gennaio 2009

DUE VITE IN SOSPESO


Esiste un mondo equamente diviso fra Buoni e Cattivi? No, perchè il confine fra Bene e Male è così sottile che non sempre, anzi quasi mai si riesce a distinguere un'azione nobile da un reato. Per Georges Simenon, celebre scrittore belga del secolo scorso, ci sono piuttosto persone che affrontano il proprio Destino a viso aperto, senza cedere di un millimetro di fronte alle più piccole contrarietà. Mentre, dall'altra parte della barricata, ci sono gli sconfitti della Vita. Sono strani esseri viventi che accettano passivamente gioie e dolori, dando l'impressione di non ribellarsi mai: a meno che ...
Anche "L'UOMO DI LONDRA" non sfugge a questa logica stridente, eppure così vera. Strana la vita! Due uomini così diversi fra loro s'incontrano, per caso, e inconsciamente scoprono di essere uniti da un unico particolare: la sfortuna. Sullo sfondo Dieppe e il breve tratto di mare che separa questo lembo di continente dall'Inghilterra. Cosa riserverà il destino cinico e baro a questi due personaggi indimenticabili? In che modo un episodio della durata di pochi secondi cambierà definitivamente le loro vite e quelle dei loro nuclei familiari? Un Simenon appena trentenne sforna questo autentico capolavoro: uno dei più riusciti romanzi, a mio modesto parere, della sua sterminata produzione letteraria. Da non perdere per gli amanti di Simenon: e non solo per loro!

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