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07 ottobre 2008

IL 31 OTTOBRE? TUTTI A SCUOLA!



Proclamare uno sciopero nazionale in Italia è un diritto sacrosanto per ogni categoria lavorativa? Certo che sì! Ma se la categoria lavorativa in questione è quella degl'insegnanti, mi permetto di fare alcune domande.
Come mai la data prescelta è il 31 ottobre, guarda caso il giorno prima del classico ponte dei Santi e dei Defunti?
Si vuole per caso invitare i genitori e gli allievi di tutte le scuole italiane ad approfittare di questa curiosa coincidenza per anticipare i festeggiamenti previsti di ventiquattr'ore non facendosi vedere in aula?
Non è che questa categoria lavorativa teme, in questa occasione, il confronto con la stragrande maggioranza di genitori ed allievi che non condivide per nulla le ragioni di questo sciopero?
Insomma questi benedetti lavoratori statali lo sanno o no che, continuando nel loro rifuito di adeguarsi alla nuova riforma scolastica voluta dalla maggioranza degl'italiani, rischiano in concreto, dal 31 ottobre in poi, una bella denuncia per interruzione di servizio pubblico?
Comunque, che siate insegnanti, genitori o studenti, dò a tutti un unico consiglio: il prossimo 31 ottobre, tutti a scuola! Perché la scuola, da che mondo è mondo, siamo tutti noi, membri a qualsiasi titolo del sistema paese.
NB: le ultime dal sito dell'ANSA dimostrano che la realtà supera anche la più fervida immaginazione. Lo sciopero della scuola si svolgerà addirittura il 30 ottobre di giovedì: ma che meraviglioso e lunghissimo ponte vacanziero si prospetta per allievi e genitori!

3 commenti:

Francio McLintock#5 ha detto...

Ciao Renato,vedo che sei sempre molto attento a queste tematiche,ecco,volevo chiederti un tuo pensireo circa i tagli universitari,in questo periodo a Pisa sono tutti in piazza!

-Vero,non ha senso che a pagare sia la nostra generazione per gli sprechi del passato (quando si aprivano università o scuole per cinque alunni o si assumevano supplenti parenti dei presidi, o si permetteva ai docenti universitari di lavorare 10 ore alla settimana per oltre 3000 Euro al mese.)
-MA tutti questi studenti ribelli non si rendono conto che vicino a loro sbraitano anche quei faccioni,colpevoli di quanto sopra tra parentesi esposto,che hanno contribuito in maniera esponenziale ad aumentare gli oneri impropri del sistema università,possibile che nessuno si renda conto?!

RENATO BARNEY ha detto...

Assolutamente condivisibili le tue osservazioni, caro Francio! Siamo l'unico paese al mondo che si permette di mantenere due o tre maestre per classe avendo, per contro, un livello d'istruzione infimo. Sono credibili inoltre le proteste degli universitari contro la riforma di questa scuola elementare? Pensino, soprattutto i docenti che ispirano queste proteste teatrali, quale valore ha oggi il 90% dei diplomi di laurea! Parlo di quei docenti laureatisi con i famigerati esami di gruppo dopo il 68: gentaglia che porta a casa, lavorando effettivamente poco o nulla, un sacco di quattrini tutti i mesi. E voi studenti? Una volta finita l'università dovrete prostituirvi in qualsiasi modo pur di ottenere un posto provvisorio presso questa o quella multinazionale usa e getta. Altro che scendere in piazza, dovreste metterli alla gogna come si faceva nel Medio Evo con i ladri e i traditori!

Francio McLintock#5 ha detto...

Purtroppo hai pienamente ragione,il clientelismo abbonda nella nazione,ma,sempre di più mi rendo conto che la quantità di prosciutti davanti agli occhi cresce in quantità industriale,basta manifestare con la bandiera del partito per aver la convinzione di sostenere il bene,il giusto,nessuno si rende conto dei problemi reali o della realtà stessa delle cose.
L'atteggiamento è poi fumentato da coloro che fareberro di tutto per riafferare il seggiolone.
Un ultima cosa davvero deprimente:ieri,alla facoltà di economia a Pisa,dove io mi sto specializzando in finanza aziendale e mercati,super assemblea di facoltà,il punto era:''non vogliamo tagli perchè abbiamo già 20.000.000€ di buco in bilancio,ahh però bene a sapersi,complimenti per la gestione,meriterebbero un premio sul merito,si preferisce continuare a versare acqua anzichè riparare il buco,un mondo alla rovescia,un caso Alitalia che ripete su tutti i fronti pubblici!
Un saluto,ciao amico sky blues!