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03 ottobre 2007

L’AMACA DI SERRA HA FATTO FLOP

Michele Serra, si sa, è un intellettuale di regime colto e raffinato che pontifica, pagato profumatamente, dalle colonne del quotidiano più sovvenzionato d’Italia da noi contribuenti. Talvolta la sua cultura è però così raffinata che non si riesce a comprenderlo. Come ad esempio ieri quando, chiamato a pronunciarsi sui recenti delitti perpetrati crudelmente da uomini nei confronti di giovani donne con cui erano in stretti rapporti, ha scritto nella sua rubrica quotidiana “L’Amaca”: ”La recrudescenza di atti di violenza proprietari dei maschi sulle femmine rientra nel complessivo rilancio dei Valori Tradizionali”. L’atto di violenza, una cosa, proprietario dei maschi, cioè di persone? Compagno vate, illuminaci dall’alto della tua infinita scienza e spiegati meglio: che significa questa sconcezza linguistica per te? Vuoi forse dire, - ah, questo tuo buonismo innato che noi, povere menti annebbiate dal cattolicesimo romanocentrico imperante, non possediamo! - che sono le azioni a commettere gli uomini e non viceversa? Fossi nei tuoi panni, invece della tua consueta tosatina alla barba che t’incornicia l’austero volto, proverei a cercare, che so, su Amazon, uno strumento molto più appropriato alle tue enormi possibilità: un tosacervelli!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La violenza "proprietaria", dice Serra usando le virgolette. Quella che usano in quel frangente gli uomini che si sentono di "possedere" una donna e quindi fanno ciò che fa il padrone con la cosa: esattamente quello che vuole, anche buttarla via... L'articolo, che non mi appare affatto una pontificazione, vorrebbe, credo, ricordare ai maschi che non sono padroni dell'amore, e restituire alle donne la libertà di un amore libero dai tutori di ogni genere. Comunque riporto, se hai voglia di rileggerla, quell'Amaca nella sua integrità.
"La quantità di delitti che hanno per vittima una donna, e per assassino un maschio respinto o tradito, è in minaccioso aumento. Lo ha denunciato, dati alla mano, il ministro Pollastrini in una diretta televisiva di qualche tempo fa (su Rai tre), lo si percepisce leggendo i giornali, ma non risulta che il fenomeno sia compreso nel nutrito pacchetto delle "emergenze politiche".
Per fare una battuta rudemente polemica, ma non campata in aria, direi che la recrudescenza di atti di violenza "proprietaria" dei maschi sulle femmine rientra nel complessivo rilancio dei Valori Tradizionali. La libertà di scelta sessuale delle donne mina alle radici l’intero impianto della Famiglia con la maiuscola, e ha innescato da tempo una reazione ideologica condivisa da molti, e una reazione patologica praticata da pochi, ma penosissima e carica di morte. Per altro, la scia delle ormai remote idee libertarie appare piuttosto disseccata. Gli ex praticanti di confuse ma generose teorie di liberazione sessuale (e di liberazioni in generale) stanno invecchiando al riparo di un riposante conformismo. Difficilissimo sentire una voce che si levi in difesa di quello che una volta si chiamava "libero amore", e oggi è tacciato di cinico libertinaggio. Ma davanti a queste ragazze ammazzate, cancellate dal mondo perché sia chiaro che i loro corpi non appartengono a loro ma al maschio di turno, a me viene, per riflesso, una gran voglia di riparlare del libero amore. Chissà se ho nostalgia della gioventù o della libertà…" Daniele

RENATO BARNEY ha detto...

Se la tua interpretazione del Serra-pensiero è questa, caro Daniele, chi non sarebbe d'accordo con lui? Peccato che l'intellettuale emiliano usi abbastanza sovente espressioni oscure che quelli terra terra come me aborrono!