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03 luglio 2007

CINQUANT'ANNI FA ... 500!


Vittorio Valletta, capitano d'azienda, e Dante Giacosa, designer di automobili: questo è il binomio vincente che sconvolse, in senso naturalmente positivo, la nostra nazione esattamente cinquant'anni fa.
Alla base del successo la realizzazione di un sogno apparentemente impossibile per quei tempi: la motorizzazione di massa del popolo italiano. Fu l'intuizione geniale del primo, l'aver cioè capito che andava soddisfatta in qualche modo la domanda sempre più massiccia del mercato di una vettura economica, a ispirare la progettualità raffinata del secondo.
Nacque così un piccolo capolavoro industriale italiano di cui andare fieri: la FIAT 500!
Una forma di marketing aziendale, termine allora incomprensibile ai più, coinvolse operai, impiegati, i loro familiari, gli amici di questi ultimi e via via sempre più gente attratta dal prezzo convenientissimo e dalla resa formidabile di questa piccola vettura su strada. Una catena di Sant'Antonio gigantesca partì dagli stabilimenti del Lingotto fino ad arrivare in ogni angolo della penisola. Al Testaccio come al Giambellino, a Gualdo Tadino come a Caltanissetta, ad Isernia come a Tolmezzo, uomini e donne residenti nelle grandi città o nei paesini sconosciuti della provincia, appartenenti al ceto medio-basso, misero mano al portafoglio per dotarsi della loro prima autovettura. Le distanze fra borghi, famiglie, scuole e posti di lavoro vennero abbattute di colpo. Con lei tutti potevano inseguirsi baldanzosi da una via all'altra, da una strada sterrata a una provinciale: la mitica 500, accessoriata nei modi più incredibili, divenne la regina dell'asfalto. In un batter d'occhio l'Italia, paese fino allora considerato arretrato rispetto al resto d'Europa, conobbe il cosiddetto boom economico.
Come cambiarono le abitudini di molte famiglie! Grazie alla 500 infatti gli operai che la fabbricavano per primi, gli altri utenti poi, ottennero per sè e per le loro famiglie quello spicchio di tempo denominato finesettimana da utilizzare per le gite fuori porta. Quarantotto ore lontano da casa! Sabato e domenica da impiegare in tratti più o meno lunghi tutti insieme: chi sfrecciando sulle neonate autostrade o superstrade costruite a tempo di record appena fuori città, chi arrancando sui passi alpini alla ricerca di un prato dove consumare il picnic, chi zigzagando sulle litoranee a caccia di ombrelloni, angurie, sedie a sdraio, partite a ramino.
Grazie a Valletta e a Giacosa, il Progresso, dopo gli anni difficili e dolorosi della ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale, ritornava anche da noi. L'orgoglio di appartenere a una nazione evoluta e al passo coi tempi rifiorì per un ahimè breve ma intenso periodo: benvenuta FIAT 500, simbolo immortale di un'identità nazionale a lungo inseguita e solo allora raggiunta!

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