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28 febbraio 2007

BORAT: FINALMENTE UN GRANDE FILM!


Come può un ebreo ortodosso inglese colto e dotato di humour prendere in giro in modo feroce la sua religione e due nazioni, il Kazakistan e gli USA, l’una all’opposto dell’altra in fatto di tradizioni, costumi, progresso tecnologico? Se ancora non lo sapete dirigetevi con parenti e amici al più vicino cinema per ammirare il comico Sacha Baron Cohen nell’indimenticabile interpretazione di Borat Sagdiyev, stralunato reporter della televisione kazaca.
Incaricato dal suo governo di girare a New York un documentario sulla cultura americana, il nostro eroe abbandona non troppo a malincuore il villaggio, la famiglia e gli amici: la cinepresa indugia maliziosamente sul degrado ambientale, sulla misoginia e sull’antisemitismo che questa piccola nazione, un tempo facente parte dell’Unione Sovietica, conserva gelosamente e senza un filo di vergogna.
Barat, tra un servizio giornalistico e l’altro, scopre la TV e, ammaliato da una puntata di Baywatch, s’innamora perdutamente della giunonica attrice-bagnina Pamela Anderson.
Assieme al fido produttore e connazionale Azamat decide di attraversare da Est a Ovest l’America per raggiungere l'oggetto della sua passione erotica in un viaggio avventuroso a bordo di un improbabile monovolume.
Dalla Grande Mela a Hollywood il prode kazaco miete vittime con gaffes memorabili fra autosaloni, rodei, istruttori di scuole guida, sette religiose, ghetti, camere d’albergo, bed and breakfast e fast food: alla fine scopre a sue spese che innamorarsi di due seni di plastica non è poi un’esperienza esaltante, anzi!
Il ritorno a casa gli riserverà comunque qualche piacevole sorpresa. Esattamente come a noi, fortunati spettatori dell’anteprima nazionale di un film che farà epoca per le sue gags e, qui in Italia, anche per l’ottimo doppiaggio del protagonista da parte di un Pino Insegno in splendida forma.
Ai miei venticinque lettori dico solo una cosa: non perdetevi questo film per nessuna ragione al mondo, un giorno o l’altro mi ringrazierete!

3 commenti:

ugofc81 ha detto...

Non so in quanto a popolazione, ma in quanto a superficie il Kazakistan non mi sembra molto piccolo...

RENATO BARNEY ha detto...

Beh, se lo paragoniamo agli USA converrai che è molto, ma molto più piccolo: vero, amico mio???

Anonimo ha detto...

Il film l'ho visto, in lingua originale. Temo che con l'opera di doppiaggio si sia perso molto dell'originale (non l'ho visto doppiato dal buon Pino che avrà fatto di sicuro un buon lavoro) come sempre accade. Certo le battute contro gli ebrei, in particolare la parodia della corsa dei tori di Pamplona riadattata ad hoc per il film, fanno ridere, ma sono anche parecchio oltre...
Sacha è un genio e se ti (vi) è piaciuto non bisogna perdere il precedente film, Ali G indahouse (questa volta da vedere Rigorosamente in lingua originale).