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16 ottobre 2006

CENISIA ATTO SECONDO: TORNA IL SERENO!



L’Italia, si sa, è un paese a suo modo straordinario. Mentre in altre parti del mondo la logica vuole che sia sufficiente gridare “al lupo, al lupo” per ottenere l’attenzione di tutti ad un problema altrimenti irrisolvibile, qui da noi ci vuole ben altro.
Il sottoscritto, alle prese con l’enigma di una gloriosa società di calcio giovanile che, fino a due settimane fa, attendeva apparentemente senza speranze di riottenere l’uso del proprio terreno di gioco, ha effettivamente un po’ barato! A differenza del protagonista della favola “Pierino e il lupo”, io ho gridato ai quattro venti, con tanto di lettera alla rubrica “Specchio dei Tempi” sul quotidiano cittadino, che metà del gregge il lupo se lo stava divorando nell’indifferenza generale.
Esagerazioni, le mie, esclusivamente a fin di bene: sia l’Assessore allo Sport Renato Montabone che il presidente del Comitato Regionale della Lega Dilettanti del Piemonte Giovanni Inversi, con un sano pragmatismo che fa loro davvero onore, alle mie accuse hanno fatto seguire i fatti.
Montabone, un passato non lontano da giocatore nelle nostre violette di Via Cesana, ha esaminato con il suo staff punto per punto i motivi dei fin qui inspiegabili ritardi della ditta incaricata di consegnarci il secondo impianto in Italia, in ordine di tempo, in erba sintetica omologato secondo la normativa UEFA.
Inversi è invece ricorso alla sua foga dialettica, alla sua passione e alla sua competenza per ottenere dalla Lega Dilettanti romana – e, per una volta almeno, non … romanocentrica! – la tanto attesa autorizzazione affinché la ditta, che verrà pagata solo alla consegna chiavi in mano del nuovo impianto, utilizzasse i materiali richiesti per terminare i lavori.
Un plauso sincero va da parte mia, che li avevo chiamati un po’ troppo ruvidamente in causa, ad entrambi per la disponibilità a risolvere questo caso.
Di qui a quindici, venti giorni al massimo, noi violette vedremo finalmente tornare il sorriso sotto i mitici baffoni del nostro presidentissimo Riccetti: grazie alla sua tenacia e all’ottimo lavoro svolto in pochissimo tempo da tutte le parti in causa, rinunceremo alla pacifica invasione dei circa 400 ragazzi militanti nel Cenisia degli uffici del nostro sindaco.
Che comunque è invitato, con tutti gli onori, ad inaugurare l’impianto che vedrà il rilancio definitivo di uno dei migliori vivai calcistici non professionistici di Torino.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quindi, ve l'hanno fatto?
Occhio pero' che tempo fa si diceva che i campi d'erba sintetica potessero essere cancerogeni, poi ci fu una smentita, insomma. Occhio!
ciao
Giulio

RENATO BARNEY ha detto...

Caro Giulio,
l'Assessore allo Sport del Comune di Torino Montabone, forte del parere avuto da un'importante commissione d'indagine formata da illustri esperti del Politecnico di Torino, ha deciso di non aspettare più il parere richiesto dalla Lega Nazionale Dilettanti al Ministero della Salute. Spazio ora al calcio giocato dai 430 iscritti alla nostra bellissima scuola calcio e, se la ministra Livia Turco non fosse d'accordo, che vada pure a farsi una bella cannabis!