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09 marzo 2006

MILAN-BAYERN 4-1, OVVERO ...



Da non crederci! Un Milan così:
1) concreto,
2) rispettoso del valore del suo avversario,
3) autoritario e, soprattutto:
4) messo tremendamente bene in campo per tutti i novanta minuti di gioco,
io non me lo ricordo in tutta la gestione di Carlo Ancelotti!
Che il nostro mister, alias Nostro Signore dei Rombi, sia finalmente rinsavito una volta per tutte? Ce lo auguriamo tutti, tifosi rossoneri e amanti del bel calcio.
Superpippo Inzaghi, giunto a ben 50 gol segnati nelle Coppe europee, Kakaber Kaladze, implacabile mastino della difesa e il miglior Serginho di sempre sono stati i migliori in campo. Con la loro spinta il Milan ha demolito a poco a poco Bayern - mica l'Acquapozzillo! - sia sul piano tattico che su quello tecnico.
Nella squadra di Magath non è pervenuto "Tricche" Ballack, a San Siro ieri sera doveva esserci il sosia al posto del campione tedesco al centro dell'interesse delle principali squadre mondiali.
L'importante ora è mantenere ben saldi i piedi per terra, consapevoli di essere potenzialmente i più forti in Europa quando abbiamo il possesso palla.
Certo, una rondine non farà primavera: avremo cioè alcuni difetti congeniti (come il piazzamento della squadra sui calci da fermo, la preoccupante situazione di Dida, l'inadeguatezza nel coprire a centrocampo dei tre prescelti ad ogni gara) con i quali dovremo convivere fino al termine di questa stagione.
Un Oscar merita comunque il nostro tifo. San Siro rossonero è stato come sempre ineguagliabile! All'indomani di un'altra gara di Champions League dove, per l'occasione, la società italiana ospitante ha letteralmente precettato ben 10mila volontari delle concomitanti Paralimpiadi per cercare di colmare - vanamente, sia ben chiaro! - gli squallidi vuoti del suo stadio, i 71mila spettatori paganti, tutti rossoneri DOC, di Milan-Bayern hanno trascinato i nostri campioni alla vittoria.
E' la nostra folla che, insieme alla grinta ritrovata della truppa di Carlo Ancelotti, potrebbe dare un significato, francamente imprevedibile fino a poche settimane fa, alla nostra stagione.

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