Distintivo di Facebook

Profilo Facebook di Renato Tubere

30 ottobre 2003

UN RAPIMENTO ANNUNCIATO

Un mattino di un qualsiasi giorno d’autunno, davanti al portone di una
scuola elementare o media, in una grande città post–industriale del
Nord–Italia, una telecamera opportunamente nascosta riprende scene di vita
vissuta tratte dalla commedia umana alle soglie del Terzo Millennio. Tra le
tante che la cinepresa impressionerà senza tema di smentite, ve n’è una in
particolare che resterà impressa nei nostri cuori e nelle nostre menti.

Un signore anziano come tanti, elegante però nel suo portamento,
vestito senza troppi sfarzi, dà la mano a una ragazzina dai capelli biondo
cenere, allegra in apparenza, che di colpo abbandona lo zaino fra le braccia
del suo trepido accompagnatore perché ha visto l’amica del cuore, la
compagna di banco a cui confidare qualcosa di complice piacevolezza,
qualcosa che solo un’altra coetanea potrà condividere.

Il nonno apparentemente resta indifferente al comportamento della
nipote, sorride con una smorfia incontrando lo sguardo frenetico e distratto
di altri genitori e nonni ormai da tempo immemore delegati al parcheggio
scolastico della nuove generazioni: un parcheggio imposto per legge dall’
insulsaggine dei politici italiani che governano il nostro sistema
scolastico!

La ragazzina biondo cenere ride adesso, con un sussulto si volta verso
il nonno e, nel riprendersi il fardello delle quotidiane fatiche, lo
abbraccia frettolosamente, attratta ormai ineluttabilmente dal suono della
campana.

L’anziano signore – tempo qualche minuto – resta praticamente solo
sulla strada. Esita, osservando un crocchio di persone (genitori o
insegnanti) a pochi metri da lui.

Estrae qualcosa dalla tasca, la telecamera indaga con un primo piano.
È una scatola colorata, contiene delle strane pasticche azzurre e lui con un
gesto furtivo ne porta avidamente una alla bocca. Cosa saranno le misteriose
folate di nebbia che d’un tratto avvolgono lui, il paesaggio circostante,
tutti noi che staranno assistendo in attesa di un qualsivoglia evento
ripreso da questa cinepresa?

Niente di particolare, è l’oceano quotidiano dell’incomunicabilità che
è passato a portarsi via un’altra delle sue vittime preferite: un signore
anziano distinto che nella miriade brulicante in una grande città ha deciso
di allontanarsi per sempre verso un mondo migliore. Chissà, povero anziano
signore, forse a rapirlo è stata la sua natura che, impietosita, ha ubbidito
al richiamo di un vecchio sognatore in incognito: il destino

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