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29 giugno 2009

TORINO: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA



Un giorno dopo l'altro Torino cambia pelle. Da metropoli sonnacchiosa incapace di reagire al grigio conformismo imposto dall'alto a città oggi piena di continue sorprese. Alcune sono positive, come l'essere diventata un polo turistico di prima qualità (Museo Egizio, Museo del Cinema e Reggia di Venaria Reale le tre grandi attrattive) e la modernizzazione dei trasporti, grazie alla realizzazione di alcune linee della metropolitana.
Altre, invece, sono preoccupanti. Mi riferisco ad esempio al degrado di alcuni quartieri un tempo dignitosamente poveri, ma per lo meno ricchi di quella cultura identitaria che ne facevano delle arterie pulsanti nella vita cittadina. Borgo San Paolo, un tempo quartiere operaio sede di affollatissimi e ben forniti mercati rionali, è oggi una cloaca a cielo aperto dove la sporcizia e la trascuratezza dei suoi residenti va a nozze con le gravi omissioni in materia di controllo della vita quotidiana da parte dei vigili urbani e delle forze dell'ordine. Discariche a cielo aperto fianco a fianco ai cassonetti della raccolta differenziata, parcheggi selvaggi, ciclisti che invadono i marciapiedi in contromano minacciando l'incolumità dei passanti, furti, aggressioni, microcriminalità e rapine sono in costante aumento. Questo e altro succede a due passi dal nuovo megagrattacielo che dovrebbe diventare sede della Regione Piemonte. Cosa ancor più grave, la gente ha paura a denunciare qualsiasi irregolarità sotto casa per via delle possibili intimidazioni di vecchie e nuove bande di taglieggiatori, spacciatori, truffatori.
Gli stessi malanni li soffre Barriera di Milano dove, sorpassata la linea gotica del famoso mercato di Porta Palazzo, al comune osservatore si presenta qualcosa di peggiore: lo spettacolo avvilente di un'imprenditoria agguerrita e inosservante delle leggi come quella cinese. Qui infatti Chinatown ha messo stabilmente le tende aprendo i suoi illegali empori commerciali. Qui la truffa del made in Italy contraffatto neanche troppo bene dalla manovalanza dei minori sfruttati raggiunge il suo apice. Qui centinaia se non migliaia di poveri magrebini e nigeriani vengono utilizzati come venditori abusivi in giro per la città, la provincia, persino per la regione: il sistema è sempre lo stesso, far comprare loro stock di merci contraffatte di stagione in stagione, legandoseli per sempre grazie a prestiti concessi a tassi d'usura apocalittici. A cielo aperto, senza che nè le circoscrizioni, nè il municipio e, di conseguenza, nemmeno i tutori dell'ordine svolgano i più elementari controlli. Barriera di Milano è periferia di Prato o di Civitanova Marche? Eh sì, amici, ma cosa volete che importi scoprirlo agli amministratori di Torino? Loro badano al sodo: a lustrarsi le coscienze vendendo l'immagine bella della loro e nostra città, nascondendo sotto un tappeto soffocante di perbenismo, ipocrisia, pattume ideologico le magagne di due quartieri in pericoloso degrado!

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