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26 febbraio 2008

SWEENEY TODD: QUANDO IL GOTICO DIVENTA POESIA


Al di là del Bene e del Male, la Morte ci rende tutti fratelli? Forse sì, in fondo tutti meritano di morire, per una ragione o per l’altra, spargendo abbondantemente il proprio sangue: ma perché? Cimentandosi con il genere musical, il cinquantenne regista statunitense Tim Burton rielabora qui un vecchio successo di Broadway affidandosi all’istrionica bravura della sua coppia prediletta d’attori: Johnny Depp e la moglie dello stesso regista, Helena Bonham-Carter. Siamo in una cupissima Londra, resa stupendamente dalle scenografie raggelanti del neo premio Oscar italiano Dante Ferretti, a metà dell’Ottocento. La vendetta, dicono i cinesi, è un piatto da mangiare freddo. Per Mr. Barker-Depp, abile barbiere londinese, invece, sarà un tortino di carne, il piatto nazionale ancor oggi più gettonato durante le partite di calcio in tutti gli stadi inglesi. Un tortino davvero speciale, confezionato da un tandem ancor più speciale: un barbiere che ammazza i suoi malcapitati clienti usando il rasoio con la maestria di un lanciatore di coltelli e Mrs. Lovett-Bonham Carter, un’ostessa innamorata persa di lui che, facendo di necessità virtù, farà mangiare a mezza Londra ignara stranissimi panini di carne umana. Uomo mangia uomo: ecco un altro dei risvolti raccapriccianti di questa pellicola! Per il protagonista il rapimento della giovane moglie e della figlioletta ancora in fasce è un colpo davvero duro. Soprattutto se, ad assestarglielo, è stato un celebre magistrato, il viscido Mr Turpin, che lo fa condannare ai lavori forzati in Australia per potersi godere in sua assenza le due donne di cui si è invaghito.
Ma che ne sarà stato di loro? Saranno morte o ...
Passano quindici anni e il giovane barbiere ritorna a Londra sotto le mentite spoglie di un certo Sweeney Todd. Basta osservare il suo sguardo indagatore appena scende sulle banchine del porto londinese. E’ fermamente deciso a vendicarsi fino in fondo di quel magistrato e di tutti coloro che erano stati suoi complici. Come? Lo scoprirete in 110 minuti densi di sangue, humour molto british e canzoni interpretate in modo impeccabile da un meraviglioso cast di attori che, non dimentichiamolo, non sono certo cantanti di professione! Ravvivano il film le interpretazioni ricche di pathòs del creatore di Borat, Sacha Baron Cohen, qui nei panni di uno strampalato collega pseudonapoletano di Sweeney Todd, e di altri due grandi interpreti già ammirati nella saga cinematografica di Harry Potter: Alan Rickman alias Python e Timothy Spall alias Peter Pettigrew. Il musical si chiude a sorpresa in chiave stranamente dickensiana: che dire ancora? Johnny Depp raggiunge qui il culmine della sua brillante carriera d'attore, degno erede di Lawrence Olivier, di Marlon Brando e di Al Pacino. Pare che abbia dovuto interrompere più volte le riprese per correre al capezzale della figlioletta gravemente ammalata. Così si spiegherebbe quello sguardo torvo, quel pallore spettrale, quel tono di voce sempre freddo e determinato. Depp, qui più ancora che nelle altre opere burtoniane, vive in perenne simbiosi col suo regista. Musical degno di ripercorrere i fasti di altri capolavori del genere come Jesus Christ Superstar, Hair e The Rocky Horror Picture Show, questa pellicola va sconsigliata caldamente a tutti i deboli di cuore e a coloro che si lasciano facilmente impressionare dagli spruzzi di sangue. Ma a tutti gli altri amanti del grande cinema, ne sono certo, Sweeney Todd piacerà immensamente!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che meraviglioso film! La colonna sonora poi ... non vedo l'ora di acquistare il CD per riascoltarmela tranquillo in macchina! E' inutile: sarà anche politicamente scorretto, ma Tim Burton è sempre Tim Burton!

Anonimo ha detto...

non so, non mi ha fatto impazzire, amo molto burton ma poco i musical...
Simone