Distintivo di Facebook

Profilo Facebook di Renato Tubere

06 aprile 2007

UN PO' DI TOM RIPLEY E' DENTRO DI NOI!



Ho una passione smodata per quei romanzieri che, infischiandosene dell’estenuante ricerca fin dalla prima pagina del lieto fine, vanno volutamente controcorrente.
Per questo adoro Patricia Highsmith, meravigliosa scrittrice texana di gialli: per la sua capacità instancabile di raccontarci storie di vita vissuta senza aver la pretesa di insegnare la morale al mondo intero, anzi!
Tom Ripley, la sua creatura più riuscita portata al successo nella celebre versione cinematografica da uno strepitoso Matt Demon, è il simbolo del Male Sincero.
Cresciuto a botte e a privazioni d’ogni tipo da un’arcigna zia dagl’istinti sadici, Tom costruirà la sua esistenza sulla convinzione di dover piacere sempre al suo prossimo. Stufo di doversi barcamenare fra piccoli imbrogli, falsificatore di cose e persone senza eguali, egli s’inventa all’improvviso un’esistenza lontano da New York, metropoli acefala e impersonale ai suoi occhi ambiziosi di studioso d’arte. Parte per l’Europa (Italia, Grecia e Francia le sue mete preferite) con l’inganno e, a qualsiasi costo, ricorrendo anche a delitti efferati, sale gradino dopo gradino la scala dell’affermazione personale senza che la polizia riesca mai a coglierlo con le mani nel sacco.
Basta leggere un paio di pagine di “Il talento di Mr Ripley” o di “L’amico americano” e appare chiaro come la Highsmith faccia un tifo sfegatato per il suo eroe, maledetto come forse fu lei nella sua esistenza da ribelle. Visse girovagando infaticabile in Europa, distante dai suoi familiari, solitaria fino alla sua morte giunta nel 1995 a Locarno.
Tom Ripley appaga una parte nascosta di noi lettori, una parte che cerchiamo di occultare a sguardi indiscreti di parenti, amici o semplici conoscenti. Dapprima siamo interdetti, poi conquistati da questo suo abilissimo districarsi fra truffe, delitti, fughe, travestimenti. Nella sua capacità di essere orgogliosamente amorale, sfrontato nella sua crudeltà, abile a rigenerarsi pochi minuti dopo aver ucciso, un po' di Tom Ripley si trasferisce nel profondo dell'anima. Eccolo: è l’Angelo Vendicatore che alberga in ognuno di noi!

Nessun commento: