02 agosto 2006
PARLAMENTO: PROFESSIONISTI CONTRO DILETTANTI
Il parlamento italiano ormai sta per dividersi in due schieramenti, non necessariamente riconducibili ai due che abbiamo votato pochi mesi or sono. In uno militano i veri professionisti dell'arte del governare: persone magari impresentabili, gaffeurs a parole, ma che sanno maneggiare regolamenti, sanno smontare obiezioni, sanno tirare dritto per la loro strada infischiandosene di qualsivoglia mugugno e sdegno. In poco tempo, andando avanti a colpi di fiducia, stanno rivoltando come un calzino le poche e appena abbozzate riforme della Cdl.
Questo schieramento ha un vantaggio non da poco: raccoglie in pratica il consenso unanime di Confindustria, triplice sindacale, magistratura e del 90% del mondo dell'informazione.
Tutti da sempre fieri nemici del berlusconismo inteso come movimento nato per affrancare la nostra povera penisola da ogni abbraccio soffocante della nomenclatura dei poteri forti. Ma, riconosciamolo una buona volta, si battono come leoni per raggiungere i propri obiettivi.
Nell'altro schieramento, ormai minoranza a tutti gli effetti, sono finiti i rappresentanti della Cdl, schiumanti di rabbia per non saper fare opposizione dopo non aver appreso, quand'erano maggioranza con numeri da capogiro, come si doveva governare l'Italia. A loro si uniranno i "dipietrioti" dell'Idv, classico esempio di come l'odio atavico per un avversario politico possa spingere a sinistra dei populisti più reazionari di un Rauti o di un Le Pèn!
A questa variegata quanto scombiccherata opposizione vanamente si appelleranno gli ordini professionali, gli artigiani, i commercianti, quei non pochi rappresentanti del mondo della cultura che, come il sottoscritto, disprezzano l'egemonia del cattocomunismo e rifuggono le sue laide sirene accattivanti. Niente da fare, amici, se a rappresentarci continueranno ad essere i vari Bondi, Cicchitto, Adornato, Guzzanti, Crosetto, Larussa, Alemanno, Calderoli o, peggio ancora, i pallidi democristianucci i cui cognomi finiscono per -ini: l'Italia ha il destino ormai segnato!
Di qua professionisti tout court della politica, veterostatalisti sinceri che sanno qual che fanno. Di là, invece, dei poveri dilettanti allo sbaraglio, litigiosi come quei fuorusciti Bianchi di Vieri de' Cerchi e scacciati dalla Firenze di Dante Alighieri dalla fazione dei Neri di Corso Donati.
Altro che due anni, sei mesi e un giorno! Per me i primi useranno il pugno di ferro per tutta la presente legislatura, mentre i secondi faranno la figura dei pesciolini in barile.
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