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30 luglio 2006

POVERA ITALIA!



Povera Italia!
Moralizzare tutto e tutti senza prima controllare se stessi è il principio su cui si regge la furia devastatrice di questo scelleratissimo governo Prodi, sostenuto da una folta minoranza di cittadini.
Fra loro ci sono quasi tutti i magistrati ed i giornalisti cosiddetti professionisti, i vertici di Confindustria, le banche che li foraggiano coi soldi di noi poveri correntisti. Non possono poi mancare i sindacalisti, i centri sociali esentasse che picchiano sempre per una giusta causa, gente come Di Pietro e Franca Rame (due tipi non etichettabili, ma che fanno tendenza, eccome!).
Un cenno a parte meritano infine gli assassini e sobillatori che, con la scusa dell'appartenenza ai movimenti dell'estrema sinistra, non hanno avuto bisogno di alcun indulto per vedersi riconosciuto un ruolo nelle istituzioni pubbliche.
Dal calcio alle corporazioni professionali, per finire con l'apertura indiscriminata delle nostre frontiere agl'immigrati provenienti soprattutto dai paesi più in combutta col terrorismo: i loro artigli si stanno impadronendo del sistema paese, facendoci rimpiangere l'era del pressapochismo immobilista del Grande Democristiano di Arcore.
Uno che, se avesse pensato un po' meno a straparlare di comunisti che mangiano ancora i bambini e a difendere i suoi amici intrallazzatori e un po' più a prendere a schiaffoni alcuni dei personaggi succitati, sarebbe ancora primo ministro.
Povera Italia, davvero, se si rimpiange uno così!

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