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31 marzo 2006

CENTRODESTRA 2001-2006: DILETTANTI ALLO SBARAGLIO




Grande risalto ha avuto ieri sulla carta stampata la pubblicazione di un appello elettorale verso gl’indecisi e i possibili astenuti dell’economista veneto Renato Brunetta e del vicedirettore del Giornale Paolo Guzzanti.
Un sano scetticismo mi ha preso già solo alla lettura delle prime righe: abbiate fede nelle nostre virtù taumaturgiche, promettiamo di essere più bravi, tutti i leader politici liberali della storia hanno avuto bisogno di più mandati per riformare le istituzioni dei loro paesi, questo in sintesi il loro messaggio affidato ai quotidiani più vicini al centrodestra.
Cari Brunetta e Guzzanti, possibile che nessuno vi abbia ancora spiegato che in Italia come nel Regno Unito le riforme, oltre che farle approvare dal parlamento, bisognerebbe pure applicarle?
Forse che nella scuola dell’obbligo o nel mondo variegato delle piccole e medie imprese qualcuno ha avvertito segnali di benessere diffuso dopo il varo tanto strombazzato quanto formalmente inutile delle riforme Moratti e Biagi?
In tal caso dovrebbe uscire allo scoperto, quel qualcuno, perché un osservatore scevro da ogni forma di militanza per uno dei due poli in competizione constata, a pochi giorni dalle elezioni, peggioramenti e non miglioramenti in entrambi i settori!
Perché non promettete invece, se confermati il prossimo 9 aprile alla guida dell'Italia, la prima e più facile misura che questo governo avrebbe dovuto già prendere, con la larga maggioranza ottenuta, nel non lontano 2001?
Mi riferisco allo spoil system: cioè al congedo a tempo illimitato, al prepensionamento, persino al licenziamento in tronco e comunque alla sostituzione immediata del personale di tutti i ministeri che, invece di lavorare per le istituzioni, mette in atto una sorta di sciopero bianco verso il governo che a loro non piace. In tutte le nazioni dove vige il sistema elettorale maggioritario, con buona pace della nostra magistratura del lavoro, lo spoil system è legge: perché nel vostro accorato appello non ne fate menzione?
Avendo fatto parte, infine, del governo del dopoguerra con il più alto numero di ministeri e sottosegretariati, mi vogliono spiegare i signori Brunetta e Guzzanti, due pezzi da novanta della politica berlusconiana che nell’ultimo quinquennio si sono comportati come autentici dilettanti allo sbaraglio, quale elettore incerto vorrebbero convincere a votare per la loro coalizione?

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