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21 giugno 2005

L'INDIMENTICABILE MOGLIE DEL PEROZZI

Antipatia: sentimento assolutamente riprovevole, eppure così drammaticamente umano. Si manifesta all’improvviso, osservando o ascoltando qualcuno o qualcuna veramente sgradevole, che ci ferisce profondamente, non si sa come, col suo comportamento.
Oggetto dell’antipatia è, di solito, un essere vivente che non dimenticheremo più.
Uomo o donna che sia, il suo volto ce lo porteremo impresso nella memoria per tutta la vita: tutto ciò per una frase infelice, per un atteggiamento giudicato inqualificabile, addirittura per un semplice sguardo.
L’antipatia è tenace come le erbacce che sfigurano un campo incolto. Implacabile sarà la fantasia alla ricerca di una pena da augurare, di una maledizione da lanciare, di qualunque cosa possa esorcizzare, almeno per un po’, quel volto da incubo.
Ne parlo a pochi giorni dalla proiezione, sugli schermi di Rete4, dell’indimenticabile film di Mario Monicelli, tratto da un soggetto del grande Pietro Germi, “Amici miei”.
In mezzo all’affiatatissimo gruppetto di amici per la pelle, tra una zingarata e l’altra, compare verso la fine della pellicola Lei, l’Antipatia fatta persona: la moglie del Perozzi!
Lui, giornalista fiorentino amante della libertà fino all’eccesso, paga con la sua stessa vita, colpito da un infarto devastante, la fedeltà ad un unico ideale, l’Amicizia con l’A maiuscola.
Lei, moglie divisa, è stata madre tutt’altro che premurosa, visto che ha lasciato sul groppone del marito gaudente un figlio, docente universitario, da Guinness dei primati in fatto di mancanza di umorismo.
L’inquadratura ce la mostra nel momento in cui, a cadavere ancora caldo, entra nella sua ex camera da letto.
Il sacerdote ha appena officiato l’estrema unzione, esitano gli amici Necchi, Mascetti, Melandri e Sassaroli appena incontrano lo sguardo arcigno della neo vedova.
“Ma siete sicuri che non abbia scherzato anche stavolta?” lei scandisce gelida, i capelli grigio antracite raccolti nel classico chignon da vecchia cariatide.
Un brivido percorre la schiena dei presenti arrivando dritto al mio cuore: la moglie del Perozzi, che fulgido esempio di Antipatica, proprio con la A maiuscola!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Eh, antani, come se fosse antani, anche per il direttore, la supercazzola con scappellamento.