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17 giugno 2004

STRADA: ECCO LE SUE SCOTTANTI RIVELAZIONI AI GIUDICI DI ROMA

Gino Strada, il celebre chirurgo di Emergency, le ha proprio cantate chiare ieri ai giudici romani che lo avevano convocato per conoscere la sua verità in merito alla liberazione dei tre ostaggi italiani in Iraq.
Grazie ad una soffiata appena avuta dal mio collega Sergio Strizzagazzi del Corrierino dei Piccoli, presente ieri nel Palazzo di Giustizia capitolino, ecco come Strada squarcia finalmente il velo su questo ennesimo mistero politico italiano:
“A mille ce n’è, nel mio cuore di fiabe da narrar, da narrar, venite con me, nel mio mondo fatato per sognar, per sognar, non serve l’ombrello, il cappellino rosso, la cartella bella per venire con me, basta un po’ di fantasia e di bontà, e di bontà!...”
Strada ha poi rivelato ai magistrati inquirenti la pericolosa identità del presidente della Croce Rossa, il cui cognato avrebbe partecipato nel lontano 1994 al quiz televisivo di Luca Barbareschi “Il Gioco delle Coppie”.
”Sua cugina in secondo grado, quella originaria di Pescasseroli” ha coraggiosamente denunciato lo Strada “risulta iscritta alla pericolosa società segreta dallo strano nome di “Azione Cattolica” e avrebbe una relazione extraconiugale col pericoloso capobastone fascista, che abitualmente si spaccia come attore televisivo, Gianni Garko”.
Lo Strada ha confessato inoltre di avere saputo da un certo Alì Ar Zaquena, misterioso custode arabo di una delle 8 ville sarde del nostro premier nonché cugino in primo grado del prematuramente scomparso Vittorio Mangano (NdR: Dell’Utri cominci a tremare!), come i nove milioni di euro, serviti a pagare il riscatto per liberare, proprio alla vigilia delle elezioni, Copertino, Agliana e Stefio, fossero stati materialmente consegnati ad un certo Bernardo Abdullah Provenzano, sedicente capo della mafia iraquena, da tre pericolosi esponenti della trasmissione televisiva Zelig Circus: le famigerate tre tutine!!!
Qui sotto, per concludere, eccovi l’ultimo brano integralmente trasmessomi dal collega romano (A’ Sé, e mò come te pago?): ”Finisce così, questa favola breve se ne va, se ne va, il disco fa clic, e vedrete fra un poco finirà, finirà, ma aspettate e un’altra ne avrete, c’era una volta, Gino Strada dirà, e un’altra favola comincerà (NR: seguono strani rumori di sottofondo).”
I magistrati inquirenti, a detta del collega, si sono congratulati con lo Strada per la sua collaborazione davvero preziosa e gli hanno promesso un sostanzioso contributo per la sua nuova iniziativa atta ad allontanare i mercanti della guerra dal territorio iraqueno: la fondazione di un Inter Club a Bassora, una concreta via d’uscita per gli abitanti del luogo dalle sciagure fin qui patite a seguito dell’occupazione militare del terribile esercito di Bush e di Berlusconi!

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