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13 maggio 2004

COME GIUDITTA E OLOFERNE

Aria di Antico Testamento, oggi. Sulle prime pagine di alcuni quotidiani nazionali campeggiano, agghiaccianti, le istantanee della testa decapitata del povero ebreo americano Nick Berg.
Come una moderna Giuditta, il mostro autore di tale misfatto brandisce come un trofeo quel che resta del capo di un Oloferne giustiziato per le sue origini.
Rappresaglia decisa per le torture nelle carceri iraquene dei militari USA: questa sarebbe la molla che avrebbe scatenato l’ominide islamico dal volto coperto a compiere questo orribile gesto di fronte alla vasta platea di Internet.
Se qualche anima bella terzomondista avesse ancora voglia di propinarci lezioni di bon ton riguardo l’accoglienza di questi moderni seguaci di Maometto, sarebbe bene provvedere con lei ad un taglio eguale, un po’ più in basso, però! Sempre che la lama del coltellaccio riesca a trovarne traccia sufficiente, di quelle parti lì!
All’odio atavico non si dovrebbe rispondere mai porgendo l’altra guancia! Questo è purtroppo l’errore che l’ONU ed i pacifisti suoi convinti sostenitori hanno purtroppo fatto con le loro inutili chiacchiere, con le loro folli manifestazioni.
Dopo la decapitazione on line, ora, che altro di ancor più vergognoso dovremo attenderci da un nemico così a lungo fiancheggiato dal ricco Occidente? Ci vorrebbe San Giorgio, quello del drago!

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