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12 novembre 2003

FRANCO BARESI, LE MAGIE DI UN CAPITANO UNICO

Quanti episodi potrei raccontare sui grandi campioni in rossonero
che ho visto dal vivo finora!
Dovendo scegliere, partirei da Franz Baresi, la leggenda del Milan
che ha sorpassato gli odiati cugini, da Arrigo Sacchi fino ai nostri
giorni.
Carlo Pellegatti, nelle sue splendide radiocronache, usava un
termine inglese in uso nel basket NBA: coast to coast.
Così la difesa degl'Invincibili iniziava le sue ripartenze di
solito: chiunque recuperasse la palla dalle grinfie di sbigottiti
avversari, passava al Capitano.
Questione di attimi, e lui si lanciava in cavalcate impetuose con la
sfera incollata, di preferenza, sul sinistro.
Arrivato ai limiti dell'area nemica, fatti fuori 2 o 3 con la lingua
a penzoloni per la fatica, il magico 6 aveva solo l'imbarazzo della
scelta.
A Torino, 1° scudetto dell'era Sacchi, il nostro sbaglia un rigore
sullo 0-0 sparando addosso a Lorieri una cannonata ciclonica.
Pochi minuti e il Toro passa in vantaggio: è il 28° e una
sconfitta
ci allontanerebbe definitivamente dal titolo, favorendo il Napoli
del duo sniffa e ruba alias Maradona e Moggi.
Rimessa dal centrocampo, il Capitano è una furia! Palla al piede
sfonda al centro e scarica su Bubu Evani a sinistra: cross teso e al
centro area irrompe il nostro attuale allenatore, Carlo "Martello"
Ancellotti.
E' pareggio in 29 secondi filati!
Tutto bellissimo, ma se non ci fosse stato il Mahatma, l'unico 6
della nostra gloriosa storia ???

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