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25 gennaio 2008

PRODI E I 600 DI BALACLAVA


Prima di esultare per aver finalmente schiodato da Palazzo Chigi il peggior governo del dopoguerra l'attuale opposizione parlamentare si fermi, faccia un bel respiro e poi rifletta attentamente su quel che potrebbe succedere nell'immediato. Scegliendo di farsi bocciare da uno dei rami del nostro parlamento, Romano Prodi ha infatti mostrato a tutti di possedere un'abilità luciferina nella gestione del potere. Come primo ministro dimissionario boicotterà tutti i tentativi, sponsorizzati da Napolitano, di mettere in piedi un governo che promulghi la tanto attesa riforma elettorale nel segno di un'intesa bipartisan fra il Pdl e il nuovo partito democratico. Il Mortadella ha uno scopo ben preciso: gestire col governo uscente l'ordinaria amministrazione da qui al giorno fatidico delle elezioni anticipate. E Napolitano, pur controvoglia, dovrà accontentarlo. L'ex presidente di IRI e Nomisma potrà così scegliere quei famosi seicento nuovi presidenti, amministratori delegati, consiglieri d'amministrazione e sindaci revisori dei conti che andranno a formare la nuova classe dirigente del parastato italiano. Dalle fondazioni bancarie alle società ex monopoliste di mercato - ma mai veramente privatizzate - come TELECOM, ENI, POSTE ITALIANE e TRENITALIA, per finire alla RAI i Seicento di Balaclava, lancia in resta, sono già lì che sbavano in attesa di rimpinguare i loro conti correnti. In cambio di cosa? Di favori sotto forma di finanziamenti ad personam a questo o a quel clan familiare amico (per primo quello di Romano e Flavia, che è folto come la piazza di una cittadina di medie dimensioni il giorno del mercato) e di dispetti a tutti coloro che hanno tramato in questi mesi contro di lui. Il Cavaliere stia molto attento: vincere le elezioni conquistando la maggioranza alla Camera e al Senato non sarà sufficente ad allestire nuove riforme indifferibili per l'Italia. I Seicento di Balaclava hanno il loro conducator: un professore universitario di Reggio Emilia molto incazzoso e tutt'altro che restio ad abdicare al suo potere personale!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E io che poensavo ce ne fossimo finalmente liberati, del Mortadella! Al peggio non c'è mai fine, in Italia!
Ciao e complimenti per la tua analisi! - Federico S.

Francio McLintock#5 ha detto...

sin dal primo giorno del suo mandato si potevano intuire i titoli di coda!...a questa italia dei no,dei favoreggiamenti e del centrismo bisogna dare un taglio e prendere una decisione stabile e unitaria che dia autorità e credibilità al paese...
--Vabbè adesso me ne torno a studiare diritto privato visto che in settimana dovrò sotenere l'esame di profitto..si a studiarmi quei principi che da tutti vengono raggirati!!!!
un saluto da cristiano!