LO SLALOM DEL GRANDE KAKA'

La rete segnata nel convulso finale della gara di mercoledì scorso contro i turchi del Fenerbache ha definitivamente consacrato il degno successore di Johann Cruyff? Così mi è parso rivedendo in TV la spettacolare discesa fra avversari ridotti a paletti di uno slalom gigante di Rikardo Isaksson Leite, detto Kakà.
Tra l'olandese - impareggiabile fantasista nell'Ajax e nella nazionale Orange degli Anni Settanta - e il giovane talento rossonero le differenze nel trattamento della sfera, nelle movenze feline e nella freddezza prima di scoccare il tiro decisivo al termine di una lunga volata sono davvero minime.
L'esito infausto della finale di Istanbul non ha lasciato strascichi nella testa e nelle gambe di Kakà: le sue prodezze in serie di questo inizio di stagione dimostrano quanto sia stato azzeccato il suo acquisto nel 2003 da parte della dirigenza di Via turati.
Con 9 milioni di euro, la cifra sborsata da Berlusconi per acquistarlo dai Tricampeao del San Paolo, il presidente della seconda squadra di Milano ha liquidato lo scorso mese di luglio le pendenze economiche del suo ex dipendente Christian "Bobone" Vieri.
Ma la classe, si sa, non è acqua: ed è per questo che, al di là dei Navigli, masticano così amaro da decenni, ormai, a vedere un ex povero Diavolo fare sia le pentole, che i coperchi!