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21 agosto 2003

ISRAELE IL GIORNO DOPO

Oggi voglio ospitare l�articolo scritto ieri su www.informazionecorretta.com da Deborah Fait, testimone dell�ennesima, agghiacciante, vile aggressione del porco � non ho altri vocaboli per definirlo! � terrorista palestinese che, per spedire la sua anima all�inferno, ha assassinato altri civili ebrei inermi, per lo pi� bambini. Che Yasser Arafat, il vero responsabile ancora a piede libero per la pavidit� dei cosiddetti �grandi� del mondo, sia maledetto per sempre!

�Mi sono svegliata di soprassalto questa mattina e il primo pensiero � stato "Venti morti". D-o mio, venti morti, bambini morti, piu' di quaranta bambini feriti. D-o mio! Che silenzio in Israele! Ieri sera mentre guardavo alla TV le immagini atroci dell'attentato mi sono resa conto che fuori, per la strada, c'era molto silenzio, un silenzio inusuale in Israele, non c'erano rumori di macchine, non si sentivano le voci dei bambini che ogni sera giocano in cortile al fresco della sera.
Come se tutti ci fossimo fermati, sorpresi, attoniti, sconvolti dalla notizia. Venti morti. Gli" Angeli" di Zaka, l'organizzazione che si prodiga ad ogni attentato, correvano verso le ambulanze con i bambini in braccio, bambini insanguinati che non piangevano nemmeno. Avrebbero dovuto urlare "mamma" quei bambini, invece erano muti, cogli occhi spalancati dall'orrore. Solo uno di essi che avra' avuto forse cinque anni aveva anche la bocca spalancata in un urlo che non usciva, era una maschera di terrore e il sangue gli scendeva sul visetto ma era muto con gli occhi e la bocca spalancati.
Erano andate al Muro del Pianto a pregare, tutte quelle famiglie di ebrei devoti: mamma, papa' e bambini, tanti bei bambini e poi, dopo l'ultima benedizione, sono saliti sull'autobus per tornare a casa, senza sapere che insieme a loro, cammuffato da ebreo ortodosso, era salito anche l'orco. Nel cicaleccio dei bambini, tra le risate e i "mamma ho fame" l'orco si e' fatto esplodere trasformando la gioia in inferno, e le voci argentine dei piu' piccoli in rantoli di morte, e le preghiere degli adulti in urla disperate per l'impossibilita' di aiutare i loro piccoli salvandoli dalle fauci infuocate dell'orco che li voleva morti. E poi il silenzio e le sirene delle ambulanze. Le televisioni del mondo incominciavano a dare le notizie "Attentato in Israele", "Esplosione su un autobus", gli esce sempre a fatica quella parola "terrorista". Non la vogliono dire, scelgono sempre alternative: guerriglieri, attivisti, persino "dirigenti di..." ma quella parola non la vogliono mai pronunciare, e' vietato dare del terrorista a un terrorista, se e' palestinese. Che schifo, che schifo di mondo.
E lo sapete? Non ho visto nessun pacifista! Nemmeno uno di quelli che sventolano le bandiere della pace e che sono pronti ad agitarsi per una casa di terroristi demolita, nemmeno uno! Ehi, dove siete pacifisti? Dove siete mentre qua ci ammazzano? Scommetto che siete tutti a Hebron, davanti alla casa dell'orco, pronti a urlarci "nazisti" se i nostri soldati andranno a demolirla!
Gerusalemme e Bagdad sono esplose insieme ieri, una parte del mondo vuole distruggere l'altra e i Capi delle nazioni bugiarde e vigliacche dicono che Israele "deve fare di piu'", che gli americani "devono andarsene da Bagdad". Pensano anche che "gli israeliani devono andarsene da Gerusalemme" ma non hanno il coraggio di dirlo in un momento simile....magari fra qualche giorno!
Intanto tutti i nostri morti e feriti sono negli ospedali, anche nel mezzo di una simile atrocita' gli israeliani hanno reagito compostamente. Quanto li ammiro, quanto li amo questi miei israeliani.
Nessuno urlava, nessuno malediceva. C'era tanto silenzio in Israele, ieri sera.�

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